A voi che state trascorrendo questo ponte del 25 aprile in qualche bella località fuori porta o che siete rimasti a “lu Tito” raccomandiamo di non prendere impegni per il prossimo week-end poiché un’altra bella realtà associativa ci condurrà alla scoperta di angoli di bellezza del nostro territorio. A breve maggiori dettagli!
Per ora lasciamoci raccontare di cosa si occupa LIBERA ASSOCIAZIONE RI-CREA…
“La Libera Associazione RiCrea, con sede a Tito (PZ) in via Notargallotta n.62, non ha fini di lucro, opera per l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale e per la tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente, coopera con tutti coloro che, nei più svariati campi della vita culturale e sociale, operano in difesa della dignità umana, della pace e per la solidarietà tra gli uomini e i popoli.
Nell’ambito delle proprie finalità statutarie, ad oggi l’Associazione si è fortemente impegnata nella promozione, conoscenza e valorizzazione del territorio del comune di Tito, mediante escursioni guidate connesse ad eventi di pubblico interesse, finalizzate soprattutto alla riscoperta degli aspetti storico culturali ad esso connessi. Particolare attenzione è stata data al recupero della memoria storica demo-etno-antropologica con lavori di ricerca sugli usi e costumi contadini, sull’alimentazione e la cucina tradizionale nonché sulle arti e i mestieri di un tempo. Sono stati ricostruiti i percorsi degli emigranti di fine ‘800 ricostruendone le storie, e riferendosi al comune di Tito come punto di partenza, nell’anno 2015 è stato realizzato un progetto di interscambio culturale attuato con l’Associazione dei Lucani in Paraguay. Nell’ambito dell’impegno sociale più ampio, l’Associazione ha avviato unitamente all’Associazione di Promozione Sociale Le Rose di Atacama il progetto di solidarietà denominato “African Quilt” realizzato con tre giovani senegalesi richiedenti Asilo, voluto ed attuato con lo scopo di superare l’assistenza e raggiungere un livello minimo di autonomia per favorirne la piena integrazione sociale nella comunità”.
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